sabato 16 marzo 2013
mercoledì 13 marzo 2013
Looped Rassegna musicale
Dal 17 Marzo al 7 Aprile
tutte le domeniche alle 21.30
@
Leningrad Café
Looped # 1 (17/3) - Sara Loreni
Sara Loreni, classe 1985, sale da sola sul palco e si arrangia, nel senso che fa della voce lo strumento con cui arrangia le sue canzoni. Loop station, kaossilator e batterie elettroniche sono il compendio sintetico ad una voce declinata alle intenzioni degli strumenti musicali, il tutto in un timbrica unica. Dopo un percorso di anni con la sua band Il Battello ebbro - che l’ha portata a vincere recentemente il Premio Ciampi e il Premio MEI e Regione Emilia Romagna “Musica libera. Libera la musica” - Sara Loreni presenta il nuovo progetto loop solo. Un lavoro sulla voce e le sue possibilità espressive, Sara Loreni strizza l’occhio ai guru Mc Ferrin, Fitzgerald e Stratos ma si apre alle sonorità elettro e dream pop di St Vincent, Stereolab e Broadcast. La sua scrittura evoca il simbolismo di Rimbaud, profuma d’Eau de Violette e di dadaismo, in una sensibilità che è femmina e che tiene per mano Némirovsky, Merini e Cvetaeva.
Website: http://www.saraloreni.it/; http://mumu.tumblr.com
Looped #2 (24/3) - MulKan
Marina Mulopulos, voce e loopers; Claudia Cancellotti, violino
MulKan nasce nella primavera del 2012 da un'idea della vocalist e cantante Marina Mulopulos e della violinista Claudia Cancellotti.
Il progetto si muove in spazi sonori lontani, antichi, che prendono spunto dalla tradizione musicale della Rebetika, un repertorio popolare urbano diffuso in Grecia dai primi del '900, fino ad arrivare a suoni e sperimentazioni quasi tribali, in cui le sonorità di voce e violino, e le loro relazioni, vengono sperimentate, esplorate e manipolate in tempo reale dai looper di Marina.
Looped #3 (31/3) - Interiors
Erica Scherl, violino, looper, effetti; Valerio Corzani, bassi, iPhone, laptop
Looped #4 (7/4) - Dagger Moth
Sara Ardizzoni, chitarra, voce, elettronica, noise
“Rip yourself open, sew yourself shut.” (Chuck Palahniuk)
Progetto solista di Sara Ardizzoni, Dagger Moth é una one-woman-band, armata di chitarra elettrica, voce, elettronica, loop e noise, in bilico fra caos e struttura. Presenterà il suo primo album con partecipazioni illustri quali Giorgio Canali al mixer e Joe Lally dei Fugazi.
Il concerto sarà aperto dalla presentazione delle attività del Telefono Rosa di Mantova. Per conoscere le attività dell'Associazione: http:// www.telefonorosamantova.it/
Dal 17 Marzo al 7 Aprile
tutte le domeniche alle 21.30
@
Leningrad Café
Looped # 1 (17/3) - Sara Loreni
Sara Loreni, classe 1985, sale da sola sul palco e si arrangia, nel senso che fa della voce lo strumento con cui arrangia le sue canzoni. Loop station, kaossilator e batterie elettroniche sono il compendio sintetico ad una voce declinata alle intenzioni degli strumenti musicali, il tutto in un timbrica unica. Dopo un percorso di anni con la sua band Il Battello ebbro - che l’ha portata a vincere recentemente il Premio Ciampi e il Premio MEI e Regione Emilia Romagna “Musica libera. Libera la musica” - Sara Loreni presenta il nuovo progetto loop solo. Un lavoro sulla voce e le sue possibilità espressive, Sara Loreni strizza l’occhio ai guru Mc Ferrin, Fitzgerald e Stratos ma si apre alle sonorità elettro e dream pop di St Vincent, Stereolab e Broadcast. La sua scrittura evoca il simbolismo di Rimbaud, profuma d’Eau de Violette e di dadaismo, in una sensibilità che è femmina e che tiene per mano Némirovsky, Merini e Cvetaeva.
Website: http://www.saraloreni.it/; http://mumu.tumblr.com
Looped #2 (24/3) - MulKan
Marina Mulopulos, voce e loopers; Claudia Cancellotti, violino
MulKan nasce nella primavera del 2012 da un'idea della vocalist e cantante Marina Mulopulos e della violinista Claudia Cancellotti.
Il progetto si muove in spazi sonori lontani, antichi, che prendono spunto dalla tradizione musicale della Rebetika, un repertorio popolare urbano diffuso in Grecia dai primi del '900, fino ad arrivare a suoni e sperimentazioni quasi tribali, in cui le sonorità di voce e violino, e le loro relazioni, vengono sperimentate, esplorate e manipolate in tempo reale dai looper di Marina.
Looped #3 (31/3) - Interiors
Erica Scherl, violino, looper, effetti; Valerio Corzani, bassi, iPhone, laptop
Interiors è un viaggio che unisce elettronico e analogico e cavalca il
ritmo senza mai abusarne. Approfittando delle suggestioni suggerite dalle
immagini dei super8 sperimentali di Derek Jarman, Valerio Corzani (basso
semiacustico, basso tinozza e laptop) ed Erica Scherl (violino e looper)
mettono in moto un tracciato pieno di fibrillazioni e sorprese. Groove ossessivi stemperati dal violino di Erica Scherl
(Alboreo, Gohatto, Violongeria), corde acide arrotondate dai bassi profondi di
Valerio Corzani (Mau Mau, Mazapegul, Gli Ex, Corzani Airlines) in un continuo
scambio di ruoli che non perde mai d’occhio il sostegno percussivo e la balance
ritmica.
Arredamenti per ambienti sonori che fluttuano e si
trasformano. Un viaggio musicale che si presenta davvero onirico e
“stupefacente”.
Looped #4 (7/4) - Dagger Moth
Sara Ardizzoni, chitarra, voce, elettronica, noise
“Rip yourself open, sew yourself shut.” (Chuck Palahniuk)
Progetto solista di Sara Ardizzoni, Dagger Moth é una one-woman-band, armata di chitarra elettrica, voce, elettronica, loop e noise, in bilico fra caos e struttura. Presenterà il suo primo album con partecipazioni illustri quali Giorgio Canali al mixer e Joe Lally dei Fugazi.
Il concerto sarà aperto dalla presentazione delle attività del Telefono Rosa di Mantova. Per conoscere le attività dell'Associazione: http://
lunedì 18 febbraio 2013
Domenica 24 Febbraio
Karim Buzer presenta
FRA STOMACO e VIRTU',
racconti e poesie
di una mente inquieta
Dalle h 19 apericena e, durante la serata, musica con Yasmin Angie e Marco De Martino, reading con Gianni Calcinai, letture di brani dal romanzo "Fotogramma atipico" e racconti inediti dell'autore Karim Buzer. Presenterà la serata Francesca Tomassetti.
Karim Buzer, biografia
Karim Buzer nasce a Pisa l'11 Settembre del 1983. Fin da bambino si dimostra timido,solitario e di indole sensibile. Crescendo matura uno spiccato interesse per la letteratura e la poesia,indirettamente ispirato da scrittori quali: Burroghs, Ginsberg, Miller, Cassedy, Bukowsky, Salinger, Corso, Palahniuk, ma anche Baudelaire, Nietzsche, Dostoevskij e Shakespeare. Quello che scrive in un primo momento somiglia ad un fiume confuso ed enigmatico di pensieri fino ad evolversi in racconti intrisi di carattere ed introspettività. Nasce così il suo primo romanzo "Fotogramma Atipico" Figlio di eccessi emotivi e follie oniriche. La sua scrittura nel tempo matura e muta diventando più raffinata e tagliente. in un mix di surrealtà e cinismo, poesia e nichilismo.
Karim Buzer presenta
FRA STOMACO e VIRTU',
racconti e poesie
di una mente inquieta
Dalle h 19 apericena e, durante la serata, musica con Yasmin Angie e Marco De Martino, reading con Gianni Calcinai, letture di brani dal romanzo "Fotogramma atipico" e racconti inediti dell'autore Karim Buzer. Presenterà la serata Francesca Tomassetti.
Karim Buzer, biografia
Karim Buzer nasce a Pisa l'11 Settembre del 1983. Fin da bambino si dimostra timido,solitario e di indole sensibile. Crescendo matura uno spiccato interesse per la letteratura e la poesia,indirettamente ispirato da scrittori quali: Burroghs, Ginsberg, Miller, Cassedy, Bukowsky, Salinger, Corso, Palahniuk, ma anche Baudelaire, Nietzsche, Dostoevskij e Shakespeare. Quello che scrive in un primo momento somiglia ad un fiume confuso ed enigmatico di pensieri fino ad evolversi in racconti intrisi di carattere ed introspettività. Nasce così il suo primo romanzo "Fotogramma Atipico" Figlio di eccessi emotivi e follie oniriche. La sua scrittura nel tempo matura e muta diventando più raffinata e tagliente. in un mix di surrealtà e cinismo, poesia e nichilismo.
martedì 12 febbraio 2013
Domenica 17 Febbraio h 7.30 pm
Presentazione del libro "Wild Thing"
di Max Stefani
@
Leningrad Café
Max Stèfani ha cominciato a scrivere di musica all’inizio degli anni ’70 per la rivista di hi-fi “Suono”. Nel 1977 ha fondato “Il Mucchio Selvaggio”, giornale che ha diretto fino al febbraio 2011. Come editore ha creato anche “Rumore”, “Chitarre”, la rivista di cinema “Duel”, il sito “Rock On Line”. Ha diretto i primi numeri di “Popster/Rockstar”, ha scritto per “L’Europeo”, “La Repubblica”, “Suono”, le riviste francesi “Starfix” e “Lesinrockptibles”. Ha fatto il dj, il promoter, il manager, l’attore e adesso suona la batteria in un gruppo amatoriale di cover, i Mardi Gras.
Ha vissuto a Londra, Parigi e Barcellona.
Attualmente dirige la rivista di musica, cinema, libri e politica “SUONO/Wild”, fa il marito, il padre, e molte altre cose. Perché la vita va spremuta fino all’osso ché del domani non v’è certezza.
Presentazione del libro "Wild Thing"
di Max Stefani
@
Leningrad Café
Max Stèfani ha cominciato a scrivere di musica all’inizio degli anni ’70 per la rivista di hi-fi “Suono”. Nel 1977 ha fondato “Il Mucchio Selvaggio”, giornale che ha diretto fino al febbraio 2011. Come editore ha creato anche “Rumore”, “Chitarre”, la rivista di cinema “Duel”, il sito “Rock On Line”. Ha diretto i primi numeri di “Popster/Rockstar”, ha scritto per “L’Europeo”, “La Repubblica”, “Suono”, le riviste francesi “Starfix” e “Lesinrockptibles”. Ha fatto il dj, il promoter, il manager, l’attore e adesso suona la batteria in un gruppo amatoriale di cover, i Mardi Gras.
Ha vissuto a Londra, Parigi e Barcellona.
Attualmente dirige la rivista di musica, cinema, libri e politica “SUONO/Wild”, fa il marito, il padre, e molte altre cose. Perché la vita va spremuta fino all’osso ché del domani non v’è certezza.
giovedì 31 gennaio 2013
Venerdì 8 Febbraio dalle h 20
Inaugurazione della mostra
Messaggi su Carta da Telefax
Acquerelli di Eloise Balia
Apericena e
DJ set WJMeatball
Sistemi Audiofobici BURP
MESSAGGI su CARTA da TELEFAX
acquerelli di Eloise Balia
Eloise Balia è nata a S. Antioco (CA) nel 1970. Vive in Toscana.
Dopo aver iniziato a dipingere come autodidatta, nel 1994 si diploma con lode all'Accademia di Belle Arti di Firenze, nella sezione pittura.
Dal 1992 lavora come muralista ed affrescatrice a Dublino, Firenze e Carrara (Wall Painting Festival, Affreschi di Memoria).
Dal 1994 al 2009 realizza, in collaborazione con Pitturattiva - Performance e Arti Visuali, murales collettivi e sperimentali, dando ampio spazio all'improvvisazione.
Principali esposizioni personali:
1990 Paul Kipp Atelier, Remscheid, Germania
1993 Crunch Pss Associazione Artisti e Pensatori di Firenze
2010 Dangeroux, locanda degli artisti di Firenze
Principali esposizioni collettive:
1996 Container, Centro di Cultura Contemporanea (FI)
2002 Omaggio a Livia Colacevich, Villa Montalvo (FI)
2003 Allestimento (dipinti e installaizoni) per lo spettacolo teatrale Figlio del Delirio, Teatri del Vento, a Sarzana (SP), Cerbaia (FI) Firenze, Rimini, Ostia
2006 Circolo ARCI Ambasciata di Marte, (FI)
2009 Mostra Internazionale di Illustrazione per l'Infanzia. Treviso, palazzo municipale Sarmede
2010 Echi di Mari Lontani, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano
WJ Meatball -SISTEMI AUDIOFOBICI BURP
Roberta Andreucci aka WJMeatball.
Percussionista, produttrice e dj sperimentale, speaker e dj per radio libere con ventennale attività di organizzazione e promozione di festivals ed incontri di musica sotterranea e improvvistata.
Dedita al plagiarismo, al taglio e mixing di fonti sonore ambientali e musicali. Coltiva da sempre un interesse nell’utilizzo delle voci e del metalinguismo vocale ma più spesso focalizza la sua personale pratica del ‘tagliaffetta’ (e djing) su patterns ritmici ricavati anche dall’uso ‘improprio’ della consolle (cdjs, cd player, md, mic e mixer). Trasforma il suo set di percussioni non allineate in un’ibrido tra una consolle da dj, una radiofonica, una stazione microfonica per esperimenti elettroacustici e un banco da macellaio mnemonico.
Fondatore e attuale membro di Jealousy Party, Semerssuaq, The Secretaries e Sistemi Audiofobici Burp. E’ alla direzione dell’etichetta Burp Publications.
Inaugurazione della mostra
Messaggi su Carta da Telefax
Acquerelli di Eloise Balia
Apericena e
DJ set WJMeatball
Sistemi Audiofobici BURP
MESSAGGI su CARTA da TELEFAX
acquerelli di Eloise Balia
Eloise Balia è nata a S. Antioco (CA) nel 1970. Vive in Toscana.
Dopo aver iniziato a dipingere come autodidatta, nel 1994 si diploma con lode all'Accademia di Belle Arti di Firenze, nella sezione pittura.
Dal 1992 lavora come muralista ed affrescatrice a Dublino, Firenze e Carrara (Wall Painting Festival, Affreschi di Memoria).
Dal 1994 al 2009 realizza, in collaborazione con Pitturattiva - Performance e Arti Visuali, murales collettivi e sperimentali, dando ampio spazio all'improvvisazione.
Principali esposizioni personali:
1990 Paul Kipp Atelier, Remscheid, Germania
1993 Crunch Pss Associazione Artisti e Pensatori di Firenze
2010 Dangeroux, locanda degli artisti di Firenze
Principali esposizioni collettive:
1996 Container, Centro di Cultura Contemporanea (FI)
2002 Omaggio a Livia Colacevich, Villa Montalvo (FI)
2003 Allestimento (dipinti e installaizoni) per lo spettacolo teatrale Figlio del Delirio, Teatri del Vento, a Sarzana (SP), Cerbaia (FI) Firenze, Rimini, Ostia
2006 Circolo ARCI Ambasciata di Marte, (FI)
2009 Mostra Internazionale di Illustrazione per l'Infanzia. Treviso, palazzo municipale Sarmede
2010 Echi di Mari Lontani, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano
WJ Meatball -SISTEMI AUDIOFOBICI BURP
Roberta Andreucci aka WJMeatball.
Percussionista, produttrice e dj sperimentale, speaker e dj per radio libere con ventennale attività di organizzazione e promozione di festivals ed incontri di musica sotterranea e improvvistata.
Dedita al plagiarismo, al taglio e mixing di fonti sonore ambientali e musicali. Coltiva da sempre un interesse nell’utilizzo delle voci e del metalinguismo vocale ma più spesso focalizza la sua personale pratica del ‘tagliaffetta’ (e djing) su patterns ritmici ricavati anche dall’uso ‘improprio’ della consolle (cdjs, cd player, md, mic e mixer). Trasforma il suo set di percussioni non allineate in un’ibrido tra una consolle da dj, una radiofonica, una stazione microfonica per esperimenti elettroacustici e un banco da macellaio mnemonico.
Fondatore e attuale membro di Jealousy Party, Semerssuaq, The Secretaries e Sistemi Audiofobici Burp. E’ alla direzione dell’etichetta Burp Publications.
venerdì 25 gennaio 2013
PROGRAMMA CONCERTI FEBBRAIO 2013
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Giovedì 7: StraneMenti
-->
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Giovedì 7: StraneMenti
Stranementi nasce nel 2011 dall'incontro di due
mondi molto diversi, quelli di Benedetta Pallesi e Lisa Santinelli.
In questo incontro si uniscono idee, canzoni, modi di scrivere e di vedere la musica lontani e vicini.
Tutto parte dall'improvvisazione e dalle voci. E da una loop station che freme.
Il resto è un inconsapevole viaggio. Tra la scrittura estemporanea di testi e di canzoni nuove, il ricordo di melodie conosciute, il prendere in mano una chitarra o qualche altro strumentino che passa di lì. Di sicuro c'è una luce soffusa che fa perdere i confini tra questi mondi diversi. E si crea un mondo un po' alieno, ma di sicuro nuovo.
Si chiama Stranementi. E' un mondo fatto di assenza di pretese, di ingenuità musicale (e non solo!) e perchè no, di imperfezioni. Quello che non manca di sicuro è il coraggio di mettersi a nudo..
In questo incontro si uniscono idee, canzoni, modi di scrivere e di vedere la musica lontani e vicini.
Tutto parte dall'improvvisazione e dalle voci. E da una loop station che freme.
Il resto è un inconsapevole viaggio. Tra la scrittura estemporanea di testi e di canzoni nuove, il ricordo di melodie conosciute, il prendere in mano una chitarra o qualche altro strumentino che passa di lì. Di sicuro c'è una luce soffusa che fa perdere i confini tra questi mondi diversi. E si crea un mondo un po' alieno, ma di sicuro nuovo.
Si chiama Stranementi. E' un mondo fatto di assenza di pretese, di ingenuità musicale (e non solo!) e perchè no, di imperfezioni. Quello che non manca di sicuro è il coraggio di mettersi a nudo..
Info: http://www.facebook.com/Stranementi
Max
The Bluepicker e la sua Monorchestra of old Classics è un progetto acustico di Massimiliano Morandi, chitarrista cantante del gruppo punk The Chromosomes
ed ex membro dell'orchesta di ukulele Sinfonico Honolulu.
Il tema della serata è la roots music americana, la musica dei lavoratori bianchi e di colore dei
campi, delle miniere e delle fabbriche americane, dei senza fissa dimora che
vagavano sui treni merci negli anni della grande depressione, dei ricercati e
dei carcerati, dei migranti e dei contadini delle zone povere come i Monti
Appalachi, dalla fine dell'ottocento fino agli anni 60.
Il repertorio è un misto di country, folk, bluegrass e old rock, molti sono brani che non hanno autore le cui origini si perdono nell'Inghilterra e nell'Irlanda del 19° secolo, portate negli USA dai migranti e integrate con la musica nera. Alcune canzoni sono Murder Ballads, ovvero canzoni popolari che hanno tematiche di omicidi, suicidi ed eventi tragici, spesso fatti realmente accaduti, cantati con melodie paradossalmente allegre che lasciano in realtà una maggiore sensazione di dolore e malinconia.
Il repertorio è un misto di country, folk, bluegrass e old rock, molti sono brani che non hanno autore le cui origini si perdono nell'Inghilterra e nell'Irlanda del 19° secolo, portate negli USA dai migranti e integrate con la musica nera. Alcune canzoni sono Murder Ballads, ovvero canzoni popolari che hanno tematiche di omicidi, suicidi ed eventi tragici, spesso fatti realmente accaduti, cantati con melodie paradossalmente allegre che lasciano in realtà una maggiore sensazione di dolore e malinconia.
Tutti i brani sono suonati con l'accompagnamento alternato di chitarra classica
e banjo, in maniera molto semplice, tipico delle canzoni da Front Porch, la terrazzina/veranda che si trova in quasi tutte le
case di campagna americana.
Giovedì 21: Giovanni Truppi -->
Giovanni
Truppi è nato a Napoli nel 1981. Ha esordito nel 2009 con il disco “C’è un me
dentro di me” (CinicoDisincanto/CNI). A metà strada tra Piero Ciampi, Serge
Gainsbourg e Giorgio Gaber è un cantastorie inclassificabile: provocatorio e
poetico, profondamente radicato in questi anni tumultuosi e assieme classico e
senza tempo. Nelle sue canzoni gli aspetti più banali della vita diventano
momenti di commovente grandezza e le tragedie, gli amori, i dolori vengono
dissacrati attraverso le lenti dell’intelligenza e dell’ironia. In una altalena
emotiva senza soluzione di continuità, nella quale l’ascoltatore spesso arriva
a non sapere più se ridere o piangere. “Il Mondo E’ Come Te Lo Metti In Testa”
(I Miracoli-Jaba Jaba Music/Audioglobe) è il suo secondo disco ed uscirà a
Gennaio 2013. Un viaggio surreale, provocatorio e poetico
che spicca il volo dal problema della salatura della pasta e si spinge su fino
all’Universo. 14 canzoni che raccontano - con un linguaggio autentico fino ad essere
indisponente, parlato, urbano e allo stesso tempo lirico - che la realtà è
quella che crediamo di conoscere solo fino a quando qualcun altro non ce la
mostra sotto un aspetto diverso. Il disco è stato registrato in presa diretta e
praticamente senza sovraincisioni, in duo (Giovanni Truppi alla voce, alla
chitarra e al pianoforte e Marco Buccelli alla batteria). L'intento è stato quello di riportare nella maniera più fedele
possibile la dimensione intima e teatrale dei loro live, asciugando gli
arrangiamenti, cercando di accorciare la distanza tra i musicisti e
l’ascoltatore. Dall’incontro
tra i due è venuto fuori un disco punk per attitudine e non per genere, che
confeziona per le canzoni di Giovanni Truppi un vestito non riconducibile ad
un’epoca ed a uno stile precisi, succinto fino a sfiorare la sconcezza, che ce
le mostra in tutta la loro spiazzante autenticità.
Info:
--> www.giovannitruppi.com; http://www.facebook.com/pages/Giovanni-
I Fuochi di Paglia sono un trio di affiatati musicisti che nell’inverno
del 2011 – tra le amene colline di San Miniato (Pi) – ha deciso di dare
corpo a una serie di spunti lirico-musicali dai tratti ironicamente
autobiografici del chitarrista-cantante Gabriel Stohrer.
Il risultato è una serie di canzoni emotivamente dense ed arrangiate di getto, senza limiti stilistici e senza mai prendersi troppo sul serio; queste composizioni hanno da subito coinvolto il pubblico presente ai numerosi concerti che la formazione ha da svolto fin dai primi mesi dalla sua nascita.
Nell’aprile 2012 è uscito il loro primo EP “del carciofo e di altre storie” (co-produzione Fuochi di Paglia, Labella Studio Recordings), consuntivo del loro primo anno di attività: un breve ma intenso lavoro discografico in cui l’etereogeneità delle tracce riflette la loro costante varietà nell’approccio compositivo, di pari passo con le tematiche affrontate sempre al confine tra il serio e il faceto.
Il risultato è una serie di canzoni emotivamente dense ed arrangiate di getto, senza limiti stilistici e senza mai prendersi troppo sul serio; queste composizioni hanno da subito coinvolto il pubblico presente ai numerosi concerti che la formazione ha da svolto fin dai primi mesi dalla sua nascita.
Nell’aprile 2012 è uscito il loro primo EP “del carciofo e di altre storie” (co-produzione Fuochi di Paglia, Labella Studio Recordings), consuntivo del loro primo anno di attività: un breve ma intenso lavoro discografico in cui l’etereogeneità delle tracce riflette la loro costante varietà nell’approccio compositivo, di pari passo con le tematiche affrontate sempre al confine tra il serio e il faceto.
Info: www.soundcloud.com/fuochidipaglia
www.youtube.com/fuochidipagliaWEB
www.myspace.com/fuochidipaglia
www.youtube.com/fuochidipagliaWEB
www.myspace.com/fuochidipaglia
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inizio concerti h 22. Ingresso ad offerta, riservato ai soci ARCI
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lunedì 21 gennaio 2013
MODEL T Live +
mercatino +
apericena @
Leningrad Café
DOMENICA 27 Gennaio, h 7.30 pm
Un piccolo mercatino dove potrete trovare un pò di tutto e un aperitivo sfizioso...
E dopo I Model T!!!!
I Model T nascono come duo acustico con repertorio country/folk dall'idea di Luca Guidi (Betta Blues Society, Sinfonico Honolulu) e Lorenzo Marianelli (Betta Blues Society). Con l'ingresso di Fabrizio Balest (Max Amazio) al contrabbasso il gruppo prende la sua forma definitiva.
Luca Guidi e Lorenzo Marianelli suonano insieme dal 2006 e hanno varie esperienze live in Italia e all'estero con i Betta Blues Society (Trasimeno Blues Festival, Dieci Giorni Suonati, Metarock Festival): hanno suonato in apetura di musicisti come Lynyrd Skynyrd, Alex Britti, Brunori Sas, Raphael Gualazzi, Edoardo Bennato. Fabrizio Balest ha da anni un'intensa attività live con varie formazioni rock e jazz.
Il repertorio dei Model T va da classici country (Johnny Cash, Champion Jack Dupree) a rivisitazioni di brani più recenti (Beatles, Bob Dylan, Mumford&Sons).
I MODEL T sono:
Luca Guidi - Voce, Ukulele, Chitarra, Cembalo
Lorenzo Marianelli - Voce, Chitarra, Dobro, Banjo
Fabrizio Balest - Contrabbasso, Cori
mercoledì 16 gennaio 2013
Mercoledì 23 gennaio
Très Bien Burlesque #2
Très Bien Burlesque #2
@ Leningrad Cafè
Show by Gardenia Bijou
& Miss Clawdy djset
- Mercoledì 23 Gennaio vi aspettiamo per un'altra serata all'insegna del vecchio Burlesque con le sonorità degne dell'epoca ...
A scaldarci con i suoi due Show sarà l'incantevole Gardenia Bijou, Pin Up ed insegnante da anni di questa arte teatrale , che vi deliziera' immergendovi in un' atmosfera di pura sensualita' e dinamismo, dove non mancheranno momenti divertenti e frizzanti accompagnati da ritmi esotici...
La selezione musicale è affidata a Miss Clawdy , che vi intratterrà con i suoi vinili anni 40 e 50 spicy Jazz e R&B da ascoltare e da ballare !
Ad arricchire il tutto , la mostra fotografica di ragazze Burlesquer Italiane ed Internazionali , a cura di Ka Photos & Art
sabato 12 gennaio 2013
venerdì 4 gennaio 2013
Programma concerti - Gennaio 2013
Giov. 10
ManDRAke
Il progetto Mandrake nasce nel 2010 a Livorno. Alcuni vecchi e nuovissimi brani di Giorgio Mannucci (già voce e chitarra nei The Walrus) vengono riarrangiati con il violino di Asita Fathi, il contrabbasso di Stella Sorgente, la tromba di Mauro La Mancusa e le percussioni di Dario Gentili. Dopo l'arrivo in finale al Rock Contest 2010 e il secondo posto alle Selezioni regionali Italia Wave, i Mandrake danno vita al loro primo album: ZARASTRO, registrato da Tommaso Bandecchi all'Ice Factory di Livorno e uscito il 5 dicembre 2011 per l'etichetta fiorentina Forears. Zarastro è distribuito da Audioglobe ed è anche disponibile su Itunes
Giov. 17:
Andrea Franchi
Giov. 24:
His Clancyness
Giov. 31:
SuperGriots
L'inizio concerti è previsto intorno alle h 22. Ingresso ad offerta, riservato ai soci ARCI
Giov. 10
ManDRAke
Il progetto Mandrake nasce nel 2010 a Livorno. Alcuni vecchi e nuovissimi brani di Giorgio Mannucci (già voce e chitarra nei The Walrus) vengono riarrangiati con il violino di Asita Fathi, il contrabbasso di Stella Sorgente, la tromba di Mauro La Mancusa e le percussioni di Dario Gentili. Dopo l'arrivo in finale al Rock Contest 2010 e il secondo posto alle Selezioni regionali Italia Wave, i Mandrake danno vita al loro primo album: ZARASTRO, registrato da Tommaso Bandecchi all'Ice Factory di Livorno e uscito il 5 dicembre 2011 per l'etichetta fiorentina Forears. Zarastro è distribuito da Audioglobe ed è anche disponibile su Itunes
Giov. 17:
Andrea Franchi
Musicista rinomato da molti anni nel panorama indie della musica Italiana.
Ha suonato e collaborato in 25 album con vari artisti. In adolescenza si dedica
allo studio del pianoforte e della chitarra; dopo i vent’anni inizia a
cimentarsi con la batteria da autodidatta. Nel 2000 diventa batterista della band di Marco Parente con cui collaborava dal ’97.Nel 2001 comincia la collaborazione con il progetto solista di Paolo Benvegnù, leader degli Scisma, come poli-strumentista,arrangiatore, produttore artistico e co-autore.Nel 2006 registra e suona nell’album Unmade Bed realizzato dal gruppo Marti
dove, insieme a Benvegnù, è anche il produttore artistico; l'album esce in Italia, Germania e Inghilterra. Nel 2007 e 2009 con Benvegnù e la band crea tre fiction House Concert (Idraulici, Marinai nelle case e Camerieri nei ristorant, surreali mix di cabaret e musica. Nel 2008 nascono i Proiettili Buoni, band formata da Franchi, Benvegnù, Parente e Giovanni Dall’Orto.Nel 2009 il brano Il mare verticale di Benvegnù, del quale Franchi è autore earrangiatore, viene reinterpretata da Marina Rei (nell’album Musa) e da Giusy Ferreri (nell’album Fotografie). Nel 2009/2010 Andrea Franchi, Enrico Gabrielli, Carmelo Pipitone e Tommaso Tam collaborano per creare un progetto dal nome Revolver nel quale ripropongono live l’intero album dei Beatles. Nel 2010 il brano Io e te di Benvegnù/Franchi/Dall’Orto viene incluso da Mina nel suo album Caramella. Nel 2010 suona come batterista in parte del tour del progetto solista di Alessandro Fiori, cantante dei Mariposa. "Lei o contro di lei" è il primo lavoro di questo progetto ed è composto da 10 canzoni scritte e prodotte da Andrea Franchi arrangiate insieme al gruppo Pupazi.
Ha suonato e collaborato in 25 album con vari artisti. In adolescenza si dedica
allo studio del pianoforte e della chitarra; dopo i vent’anni inizia a
cimentarsi con la batteria da autodidatta. Nel 2000 diventa batterista della band di Marco Parente con cui collaborava dal ’97.Nel 2001 comincia la collaborazione con il progetto solista di Paolo Benvegnù, leader degli Scisma, come poli-strumentista,arrangiatore, produttore artistico e co-autore.Nel 2006 registra e suona nell’album Unmade Bed realizzato dal gruppo Marti
dove, insieme a Benvegnù, è anche il produttore artistico; l'album esce in Italia, Germania e Inghilterra. Nel 2007 e 2009 con Benvegnù e la band crea tre fiction House Concert (Idraulici, Marinai nelle case e Camerieri nei ristorant, surreali mix di cabaret e musica. Nel 2008 nascono i Proiettili Buoni, band formata da Franchi, Benvegnù, Parente e Giovanni Dall’Orto.Nel 2009 il brano Il mare verticale di Benvegnù, del quale Franchi è autore earrangiatore, viene reinterpretata da Marina Rei (nell’album Musa) e da Giusy Ferreri (nell’album Fotografie). Nel 2009/2010 Andrea Franchi, Enrico Gabrielli, Carmelo Pipitone e Tommaso Tam collaborano per creare un progetto dal nome Revolver nel quale ripropongono live l’intero album dei Beatles. Nel 2010 il brano Io e te di Benvegnù/Franchi/Dall’Orto viene incluso da Mina nel suo album Caramella. Nel 2010 suona come batterista in parte del tour del progetto solista di Alessandro Fiori, cantante dei Mariposa. "Lei o contro di lei" è il primo lavoro di questo progetto ed è composto da 10 canzoni scritte e prodotte da Andrea Franchi arrangiate insieme al gruppo Pupazi.
Giov. 24:
His Clancyness
His Clancyness è Jonathan Clancy,
ragazzo di Ottawa accasato a Bologna. La sua musica è stata definita "pop
sognante, marinato nel riverbero", un giro veloce attraverso 50 anni di
western pop, kraut e cultura psych. Ha pubblicato su cassetta Hissometer EP per
la cult label Secret Furry Hole e – per l'etichetta americana Mirror Universe
(Toro Y Moi, Washed Out, Active Child) – Always Mist, da poco ristampata in
vinile 12" da Secret Furry Hole in collaborazione con Splendour e Sixteen
Tambourines Records.Le sue canzoni sono passate di mano in mano attraverso blog e siti come Gorilla
Vs Bear, Pitchfork, The Fader, Transparent, MBV, Pinglewood, Brooklyn Vegan,
Yours Truly, Rolling Stone. La cassetta di Always Mist è stata inserita nella
lista dei migliori EP del 2010 dal sito Altered Zones.
His Clancyness dal vivo si trasforma in trio, accompagnato da Paul Pieretto e Jacopo Borazzo, ed ha portato la sua musica dal vivo in Italia, Uk e Stati Uniti condividendo il palco con Women, Casiotone For The Painfully Alone, Cloud Nothings, Handsome Furs, The Pains Of Being Pure At Heart, Akron/Family, Veronica Falls e Pure Ecstasy. Il singolo Summer Majestic, tradotto in immagini dal videomaker Jamie Harley, è stato scelto dalla rivista Rolling Stone come uno dei migliori della stagione passata.
His Clancyness dal vivo si trasforma in trio, accompagnato da Paul Pieretto e Jacopo Borazzo, ed ha portato la sua musica dal vivo in Italia, Uk e Stati Uniti condividendo il palco con Women, Casiotone For The Painfully Alone, Cloud Nothings, Handsome Furs, The Pains Of Being Pure At Heart, Akron/Family, Veronica Falls e Pure Ecstasy. Il singolo Summer Majestic, tradotto in immagini dal videomaker Jamie Harley, è stato scelto dalla rivista Rolling Stone come uno dei migliori della stagione passata.
Giov. 31:
SuperGriots
La band musicale Super Griots è formata da Abdoulaye
Niang alla voce, John Alessandri e Macisse Vieira alle chitarre e ai cori,
Francesco Pellegrini al basso, Damiano Beritelli alla batteria e Claudia
Cancellotti al violino. Nata a Pisa nell’autunno del 2011, è frutto
dell’incontro fra musicisti che, sebbene provenienti da luoghi come da
esperienze esistenziali e musicali fra loro anche molto diversi, nutrono una
comune passione per il sound, i ritmi e i gesti della musica pop senegalese e sono
animati da un forte interesse per la contaminazione fra differenti generi e
stili musicali. Il gruppo suona tutte composizioni originali, dall’impronta
afro-reggae ma aperte ad influenze folk, blues, rock e funky. Molte delle
liriche - scritte dal cantante Abdoulaye Niang in senegalese, francese ed
inglese - trattano di importanti temi d’attualità, ispirati spesso da
esperienze personali, quali quella migratoria, ma anche da questioni più
generali, quali le molte guerre, violenze ed ingiustizie che
affliggono il mondo contemporaneo.
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Venerdì 18 Gennaio, h 18.30, al Leningrad Café
presentazione del libro UTOPIA DELLA BASE
Il libro, "Utopia della Base" (http:// www.utopiadellabase.it/)
verrà presentato dagli autori, Francesco Corsi, Pietro Peli, Stefano
Santini alle ore 18.30 presso il Circolo ARCI Leningrad Cafè.
Letture di alcuni passi del libro a cura di Mauro Merli con interventi poetici e musicali di Pardo Fornaciari e dei "Sonatori della Boscaglia" (http:// www.isonatoridellaboscaglia .it/).
A coordinare la serata, Raffaele Zortea.
A seguire, apericena.
*
L’utopia della base
Un Collettivo operaio nella Toscana tra gli anni '60 e '70
Autori: Francesco Corsi, Pietro Peli, Stefano Santini
Editore: Punto Rosso www.puntorossolibri.it
Milano, 2011
*
"L’utopia della base" è un titolo eloquente. Dice già molto, dice quasi tutto, di che si tratta. Siamo di fronte a un racconto, a una storia narrata, che coinvolge un gruppo di persone, che si intestardiscono, per anni e non per giorni, a dire la loro, a fare la loro parte e a stare in campo, liberi e forti, nelle vicende contemporanee, là dove vivono, lavorano e lottano.
[Mario Tronti, introduzione]
*
"L'utopia della base" is a meaningful title. It tells all to us. This is a story involving a group of people who get stubborn, for years and not for days, as they tell us, in doing their part and standing on the field, free and strong, in the contemporary events, where they live, work and fight.
[Mario Tronti, introduction]
*
El título 'L'utopia della base' es muy significativo. Es un título que lo dice todo acerca de la obra. Narra la historia de un grupo de personas que están obstinados, durante años, como ellos mismos cuentan, en cumplir con su parte del trabajo, libres y fuertes, dentro de la sociedad y las circunstancias en las que les ha tocado desenvolverse, trabajando y luchando.
[Mario Tronti, introducción]
Letture di alcuni passi del libro a cura di Mauro Merli con interventi poetici e musicali di Pardo Fornaciari e dei "Sonatori della Boscaglia" (http://
A coordinare la serata, Raffaele Zortea.
A seguire, apericena.
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L’utopia della base
Un Collettivo operaio nella Toscana tra gli anni '60 e '70
Autori: Francesco Corsi, Pietro Peli, Stefano Santini
Editore: Punto Rosso www.puntorossolibri.it
Milano, 2011
*
"L’utopia della base" è un titolo eloquente. Dice già molto, dice quasi tutto, di che si tratta. Siamo di fronte a un racconto, a una storia narrata, che coinvolge un gruppo di persone, che si intestardiscono, per anni e non per giorni, a dire la loro, a fare la loro parte e a stare in campo, liberi e forti, nelle vicende contemporanee, là dove vivono, lavorano e lottano.
[Mario Tronti, introduzione]
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"L'utopia della base" is a meaningful title. It tells all to us. This is a story involving a group of people who get stubborn, for years and not for days, as they tell us, in doing their part and standing on the field, free and strong, in the contemporary events, where they live, work and fight.
[Mario Tronti, introduction]
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El título 'L'utopia della base' es muy significativo. Es un título que lo dice todo acerca de la obra. Narra la historia de un grupo de personas que están obstinados, durante años, como ellos mismos cuentan, en cumplir con su parte del trabajo, libres y fuertes, dentro de la sociedad y las circunstancias en las que les ha tocado desenvolverse, trabajando y luchando.
[Mario Tronti, introducción]
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